recupero e gestione del credito

Per crediti commerciali problematici si intendono i crediti, scaduti e non saldati, ovvero in scadenza imminente, per i quali, sulla base delle informazioni assunte, si prevede che non verranno onorati.

Negli ultimi anni, data la congiuntura economica sfavorevole, il peso dei crediti problematici, nei bilanci aziendali, è aumentato in maniera esponenziale.

Gestire in maniera rigorosa il cash flow aziendale è fondamentale. Aziende poco attente alle tempistiche di riscossione dei crediti, potrebbero veder aumentato il fatturato, ma ridotta la posizione di cassa, col rischio di crisi di liquidità.

A ciò si aggiunga che una gestione dei crediti commerciali non efficiente comporta, oltre al mancato incasso, la distrazione di risorse, tempo ed energie preziose, nell’attività di recupero.

Perché la gestione dei crediti commerciali è strumento di crescita per le aziende.

Una corretta gestione dei crediti commerciali, assicura una sana e continua crescita del fatturato aziendale, ed una virtuosa allocazione delle risorse finanziarie.

I tempi di pagamento inseriti in fattura variano a seconda dei settori economici, andando da un minimo di 30 giorni per il settore dei servizi, ai 120/180 giorni per la fornitura di materie prime.

La tempistica di pagamento consente di facilitare l’acquisto di beni e servizi anche a soggetti che non possono pagare immediatamente, ma necessita di pratiche di contabilità e gestione ben strutturate, attraverso un sistema di monitoraggio costante dei crediti, e la capacità di intervenire tempestivamente con azioni di recupero mirate e a costi preventivabili.

Per facilitare questi compiti, spesso le imprese affiancano al personale interno l’azione di società specializzate.

Il ruolo delle società di gestione e recupero dei crediti commerciali.

Quando un cliente o fornitore risulti inadempiente, o in base alle informazioni assunte potrebbe risultare tale, può essere opportuno rivolgersi a una società specializzata nel recupero e gestione dei crediti

Le attività poste in essere dalla società possono variare a seconda del grado di anzianità del credito, dall’area geografica del debitore, senza dimenticare il dato fondamentale della solvibilità.

Il primo approccio è il recupero stragiudiziale, che utilizza sia il contatto telefonico (phone collection), che l’incontro di persona con il debitore (home collection).

L’obiettivo è recuperare il credito in modo bonario, senza aggravare il debitore dei costi di una procedura giudiziale.

Se questa attività non dovesse portare a risultati concreti, l’attività successiva è il recupero giudiziale, e cioè adottare tutte le soluzioni che il diritto civile mette a disposizione del creditore per rientrare del proprio credito insoluto.

Questa opportunità è preceduta da una attenta analisi della solidità finanziaria del debitore, calcolando le esatte percentuali di realizzo (report aziendale). Qualora infatti il debitore non avesse nulla da perdere, o peggio risultasse già fallito, l’azione legale sarebbe anti economica, poiché sbilanciata nel rapporto costi – benefici.

Perché è importante l’etica nel recupero di un credito.

L’attività che viene svolta dalle società specializzate nel recupero dei crediti commerciali, deve tenere conto di due fattori fondamentali: la reputazione dell’azienda creditrice e la situazione complessiva del debitore/cliente.

Tutte le attività devono essere improntate a correttezza e rispetto del debitore. Pratiche di recupero scorrette, potrebbero causare gravi danni di immagine all’azienda creditrice.

A ciò si aggiunga il dato, tutt’altro che irrilevante, che il più delle volte il debitore insolvente è un fornitore/cliente, in difficoltà momentanea.

Occorre quindi che il recupero sia condotto con determinazione, ma sempre nel pieno rispetto del codice etico.

Ecco perché è fondamentale avere il supporto professionale, nell’attività di recupero crediti, di agenzie qualificate con esperienza certificata nel settore.

Operatori improvvisati non faranno altro che peggiorare la situazione finanziaria dell’azienda, esponendola a danni di immagine e reputazionali.